Una coltura tradizionale oramai scarsamente praticata quella del grano saraceno. Un tempo pianta essenziale per il sostentamento della popolazione valtellinese. Con l'arrivo dell'industrializzazione, però, questa coltivazione ha subito un forte arresto, fino quasi a scomparire totalmente dal paesaggio della Provincia di Sondrio. La Cooperativa Sociale il Gabbiano, al contrario, crede fortemente che si debba ripartire creando un modello che si basi sulle piccole produzioni tipiche, su un'agricoltura non intensiva e sulle persone, sul valore del singolo essere umano, con tutte le sue specificità e singolarità. Proprio per questo motivo, si è deciso di affrontare il recupero della coltura del grano saraceno. Si è pensato che sarebbe davvero bello che delle persone con problemi sociali diventassero depositari della cultura e della tradizione del luogo che li ospita, oltre che dei veri e propri manutentori del territorio che li circonda. Lo scopo, infatti, è anche quello di connotare positivamente l'aspetto paesaggistico dei luoghi interessati dall'intervento (terrazzamenti in stato di abbandono) e conseguentemente fare un'opera di pubblica utilità che possa andare a beneficio di tutti. La Cooperativa si sta occupando della coltivazione di circa 1.000 metri quadrati di terreno terrazzato, ubicati nei pressi della frazione di Baruffini. La messa a dimora della coltura è già stata eseguita alla fine del mese di luglio, utilizzando una semenza autoctona molto rara, Curunin, riconosciuta come tale dall'università di Pavia. Il raccolto, come tradizione vuole, sarà effettuato alla fine di ottobre e, in collaborazione con le altre associazioni operanti nel tiranese, sarà partecipato e reso pubblico agli ospiti del S. Michele e del plesso scolastico, oltre che alla cittadinanza in generale. Si vorrebbe che diventasse un momento di festa e coinvolgimento sociale complessivo, da ripetere e perpetuare anche i prossimi anni. Il prodotto che si ricaverà, una volta battuto e depurato dalle impurità, verrà stoccato, in maniera da realizzare una sorta di banca del seme che verrà condivisa con altri coltivatori della zona, per ampliare ulteriormente i fondi destinati al grano nero. In definitiva, un progetto ambizioso che la Cooperativa il Gabbiano, assieme al Comune di Tirano, aveva deciso di affrontare ancor prima che ci fosse la possibilità di avere un finanziamento come quello che, invece, è stato concesso dalla fondazione Credito Valtellinese e dalla Fondazione Provaltellina Onlus. Un'iniziativa che ha messo in rete un numero importante di enti e associazioni che operano nel sociale da anni e che, indubbiamente, hanno lasciato e desiderano lasciare un'impronta incisiva e positiva sul territorio che li ospita.